Animula

“Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora t’appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli
ove non avrai più svaghi consueti...” (P. Aelius Hadrianus, Imp)

Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar è stato il testo ispiratore di questo lavoro. La Yourcenar s’immedesima nell’Imperatore Adriano, malato e ormai vicino alla morte, e immagina le parole che lui stesso avrebbe potuto scrivere in una lettera, rivolta al suo successore Marco Aurelio.

In ANIMULA il tentativo è quello di uscire il più possibile da un meccanismo di ricerca del senso narrativo del testo. La scelta è dunque quella di togliere presenza fisica alle parole, ed aprire lo spazio ad un dialogo manifesto tra l’anima e il corpo. Quel corpo al confine tra l’immagine della bellezza composta della vita, e l’esposizione sfacciata dei visceri e delle budella.